“Appunti dal parco” di Francesca Matteoni è un’intensa raccolta che alterna componimenti poetici a brevi frammenti in prosa. Gli slittamenti da una forma espressiva all’altra avvengono nella più completa fluidità, sia in nome di uno stile sempre vibrante e altamente poetico, sia per la comune cornice del parco londinese che è sorgente e sfondo di versi e parole. Un emozionante dialogo con la natura permea queste pagine e in maniera particolare risaltano i colori e gli umori della natura inglese, selvaggia, tumida, carnale, a tratti gotica. Quella che si compie è un’esplorazione che diventa compenetrazione, esperienza panica: osservare il volo di un airone o la frenesia di uno scoiattolo, ammirare uno stagno inghiottire i riflessi delle tante vite che lo attraversano, vuol dire per la Matteoni riflettere sull’esistenza stessa e sulla morte. C’è in tutto questo un accento doloroso che però continuamente si stempera in un tono fiabesco, in un incanto sacrale al cospetto della natura. Questo senso di equilibrio, di quiete nasce proprio dalla consapevolezza di essere parte di un grande ciclo, assieme a quell’albero che la poetessa sente “fratello”, alle “anatre smeraldine”, alle stagioni. E gradualmente si fa largo anche nel lettore una convinzione in fondo consolante e pacificatrice: “Crescere non è portare un peso, serbare il dolore di destini immutabili, l’amaro tormento della perdita, dei non ritorni, ma attraversare tutto questo, lasciare che scorra e ci cambi i corpi in una strana lucentezza”(dal brano “Lo stagno”).
Francesca Matteoni è nata a Pistoia il 25 gennaio 1975. Si è laureata in Storia delle Religioni presso l’Università di Firenze con una tesi su mitologia celtica ed esoterismo nella poesia di William Butler Yeats. Ha completato un dottorato di ricerca in storia moderna presso l’Università dell’Hertfordshire (UK). Ha svolto vari lavori, tra cui assistente di base all’infanzia, pifferaia di strada e insegnante di pattinaggio artistico. Ha esordito nell’antologia Nodo Sottile 2 (Cadmo, 2001) a cura di Vittorio Biagini, Andrea Sirotti e del responsabile dell’Archivio Giovani Artisti di Firenze, Daniele Ciullini. Ha pubblicato ad oggi: Artico (Crocetti, Milano, 2005), la silloge Higgiugiuk la lappone nel X Quaderno italiano di Ppoesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2010), Tam Lin e altre poesie (Transeuropa, 2010).