Benedetto. Storia di un ufficiale e carbonaro da Napoleone alle soglie dell’Unità
Dai primi burrascosi decenni dell’Ottocento la figura di Benedetto Ilarj, rampollo della nobiltà maceratese, riemerge, spesso inedita e protagonista, nelle vicende della storia nazionale dalla periferia d’una piccola capitale e grande caserma della marca Pontificia. Benedetto è Guardia Reale a Milano nel primo Regno d’Italia, ufficiale di Napoleone in Russia e con Gioacchino Murat per l’indipendenza, Gran Maestro della Carboneria a Macerata nel 1816-17 e poi esule a Filadelfia dopo il moto sventurato, cospiratore tra Napoli e Macerata nel ’20, condannato nel ’21 e carcerato sei anni, quindi Grosso Maggiore nella rivoluzione del ’31. La vita d’una bella tempra di patriota, ricostruita su documenti veri e congetture verosimili, tra cronaca, storia e genealogia.
(Collana I Fauni – saggistica)
Massimo Lanzavecchia è nato nel 1955 a Macerata, dove vive. Dirigente in associazioni di imprese, si occupa di politiche economiche e sociali. La sua formazione libertaria e interdisciplinare s’intreccia strettamente alla passione per l’indagine storica e all’impegno civile e politico. Ha pubblicato “La democrazia degli artigiani” (Biemmegraf, 1996), sulle forme di rappresentanza degli interessi collettivi, rielaborazione della sua tesi di laurea in Scienze Politiche. Tra il 2003 e il 2009 ha curato per Cooperstudi ricerche sulla cooperazione nelle Marche.
Servizio di Etv Marche sulla presentazione ufficiale del volume (26.10.2018)
Articolo su Cronache Maceratesi (25.10.2018)
Rubrica Scaffale del TG3 Marche (20.02.19).
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